Farmaci, su sostenibilità spesa interventi a distanza di Lorenzin e Saitta

lorenzinLa prossima Legge di Stabilità rappresenta un appuntamento cruciale per il Ssn, perché da lì dovranno arrivare le risorse per il rinnovo dei contratti del personale sanitario, per la stabilizzazione dei precari e per il turn over. E per «mettere mano alla spesa farmaceutica». Lo ha detto ieri il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin nel suo intervento al seminario organizzato a Roma da Alleanza Popolare sul tema “I tre pilastri della stabilità: impresa, famiglia, casa” (tra gli osspiti la presidente di Federfarma, Annarosa Racca). «L’obiettivo remoto dei sistemi sanitari» ha detto Lorenzin «è quello di non far ammalare la gente. Dobbiamo quindi lavorare sulla prevenzione e rivedere i modelli organizzativi, per garantire sostenibilità e accessibilità del Ssn, in particolar modo alle fasce più deboli».

Nel caso della spesa farmaceutica, poi, il tema della sostenibilità chiama direttamente in causa due questioni chiave, il costo dei farmaci innovativi e la revisione della governance farmaceutica, ossia tetti e payback della spesa ospedaliera. Ne è perfettamente consapevole Antonio Saitta, coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni e assessore alla Sanità del Piemonte: ospite a Torino del Forum Ambrosetti Club sulle nuove riforme della sanità, Saitta ha passato in rassegna i nodi irrisolti della spesa farmaceutica pubblica, a partire dall’impiego non sempre inappropriato delle risorse. Come invertire la rotta? Per l’assessore piemontese, nella ricetta va messa una revisione del ruolo ricoperto dall’Aifa e l’implementazione di un sistema nazionale di controlli forti, che garantisca una qualità dei servizi diffusa su tutto il territorio.

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